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martedì 25 febbraio 2020

Carnevale.... ogni frappa vale!!


...ma anche chiacchiere, cenci, bugie, sfrappe, crostoli, galani, lattughe.... insomma ogni regione o, forse ogni città le chiama in modo differente ma senza questo dolce friabile, croccante e fritto non è carnevale.
Questa volta ho scomodato il maestro Igino Massari per questa ricetta che debbo dire è sicuramente molto semplice... ma si sa, le cose semplici a volte sono le più complicate 😃




Ingredienti:

Farina manitoba 500 gr
zucchero semolata 60 gr
burro morbido 60 gr
uova 175 gr
sale fino 1 pizzico
Marsala secco 50 gr
Buccia di limone non trattato grattuggiata
Semi di una bacca di vaniglia
Olio di arachidi
zucchero semolato per la finitura (o a velo)

Procedimento
Ho messo nell'impastatrice tutti gli ingredienti e ho fatto lavorare con il gancio.
Ho avvolto l'impasto nella pellicola e fatto riposare un paio d'ore (non in frigo)
Poi ho steso la pasta il più sottile possibile (io l'ho stesa sottile tanto da vedere il legno della spianatoia).
Tagliato tanti rettangoli, rombi, fiocchetti e ho fritto il tutto nell'olio a temperatura non superiore a 175 gradi.
Scolate su carta assorbente e spolverizzate con zucchero (io semolato)




Considerazioni

- Io man mano che tagliavo le frappe le poggiavo su un vassoio. Ho notato che al momento della frittura se le mettevo nell'olio bollente con la parte più secca (quella non a contatto con il vassoio) rivolta in basso verso il fondo della pentola ottenevo delle frappe con tante bolle non troppo grandi se facevo il contrario succedeva che si faceva una bolla unica e grande quindi più difficile da gestire.
- il giorno dopo si sono mantenute croccanti quasi come appena fatte.... di più non sono durate

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